Per vivere un’avventura basta un bravo master, un dado da venti e la voglia di perdersi in un mondo fantastico creato solo con il potere della mente.
Quattro amici stanno giocando, e quando si è davvero concentrati tutto quello che è fuori dal gioco di ruolo sparisce.
Benvenuti nel Dogmadrome.
Grazie alla quarantena abbiamo avuto modo di recuperare un bel pò di fumetti che si erano accumulati sparsi per casa in attesa di essere letti. Ora il passo successivo è riuscire a trovare il tempo per poterne scrivere in questa assurda quotidianità fatta di smart working, uscite in mascherina e video lezioni fatte da una scuola non ancora abituata al digitale e all’uso degli strumenti più recenti.
Iniziamo con Dogamdrone di Lorenzo Mò ed edito da Eris!
Luce diurna!
Con queste due parole iniziano le avventure di Edo, il folletto ladro, Gianni, lo stregone, e Fede, il mastino da guerra! Tre amici che grazie al loro amico Paro, il Dungeon Master, stanno giocando di ruolo ad un nuovo gioco chiamato Struggle Runner!
Mano a mano che avanzano nelle loro avventure si rendono però conto di sentire davvero male quando vengono colpiti dagli avversari e che le decisioni del dungeon master hanno conseguenze dirette e impreviste sulle loro persone e che non stanno solo ruolando in amicizia intorno ad un tavolo ma che stanno davvero vivendo le loro avventure in prima persona, comprendendo tutti i rischi che una situazione del genere può comportare.
Tuttavia Edo, Gianni e Fede sembrano accettare in maniera abbastanza semplice questa loro condizione, considerandola forse temporanea e limitata alla sola sessione di gioco e quindi continuano ad avventurarsi e combinar guai nel mondo fantasy di Ygdra!
Le loro avventura proseguono “tranquille” fino all’incontro con il Babarog, una strana creatura mutaforma che, unica, sfugge al controllo del dungeon master e sembra perseguire una misteriosa missione.
Ciao sono Babarog! Piacere di conoscervi!
Il Babarog vuole recarsi in un posto sconosciuto a tutti tranne che a lui, il Dogmadrone!
Qui la storia che già scorre alla grande e ben si destreggia nel mondo classico dei giochi di ruolo fantasy di cui Dungeons and Dragons è il miglior rappresentante, ha una svolta geniale che non vogliamo svelarvi e si avvia verso una fine “aperta”.
La graphic novel di Lorenzo Mò non ha UN SOLO FINALE, ma ben venti, tanti quante sono le facce del dado più utilizzato nei videogiochi, il dado a 20 facce per l’appunto, meglio noto ai giocatori come d20.
Con il fumetto vengono anche date 20 carte con 20 finali differenti. E’ possibile sceglierne una a caso o lanciare un dado a venti facce e poi andare a trovare la carta corrispondente! I finali sono variegati tra loro e vedono i nostri amici tornare a casa o morire malamente in maniere assurde!
Sei un giocatore di ruolo o hai giocato di ruolo in passato e ti è piaciuto? Devi leggere Dogmadrome!
Dogmadrome è un fumetto diverso! Diverso per la storia e come essa viene narrata, diverso per l’interazione continua tra protagonisti e narratore, diversa nel tratto di Lorenzo e diversa anche nel finale come abbiamo visto.
Proprio per questo Dogmadrome merita davvero di essere letto e se poi amate i giochi di ruolo allora la lettura diventa obbligata secondo me!
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